sabato 5 novembre 2011
i/d/e/n/t/i/t/à - Laika Facsimile
mercoledì 5 ottobre 2011
wrong music composition
Siamo tutti così presi dalla ricerca del suono giusto che abbiamo dimenticato la natura stessa del suono, la sua fonte, la sua costruzione. Capita così che i nostri auricolari, le casse delle nostre radio e dei nostri pc, agiscano come approssimativa simulazione di un'esecuzione pura, che dovrebbe avvenire direttamente nelle nostre teste, costituendo un contesto a sé stante.
L'impossibilità e la totale inutilità di questo intento ci hanno portato a raccogliere tutti quei suoni solitamente scartati ed etichettati come errori: errori di registrazione, errori di mixaggio, errori di masterizzazione, ecc. Gli strumenti di riproduzione del suono hanno finalmente tirato fuori la loro voce.
Wrong music for wrong people.
stefano balice + marco raimondo
net.futuristi
domenica 14 agosto 2011
venerdì 12 agosto 2011
vita da morti e morte da vivi
chi gioca con la morte vivrà pure da morto.
domenica 7 agosto 2011
Carne grezza catasto prosastico - Andrea Leonessa
CARNE GREZZA CATASTO PROSASTICO
OVVERO
POICHÈ CAVALCAI L’ASCENDENZA
CURVILINEA DELL’INTESTINO
PER CHIAMARE TE
HO RISVEGLIATO I LUPI MONTANI
Andrea Leonessa
Alla Santissima Maria delle Rose
PROLOGO
Nel fuoco del corallo
subacqueo mantra rogo d’orbita
multipolare cristallo liquefatto ohm.
La fiaccola emigra dalle bagnate
sponde spiagge, notte attraverso.
Verbo, oltre radice di fuoco.
CAPITOLO UNO – SOLARENA
Il sole di Luglio traboccava dalle bacinelle; sole vorticante nel sudore e nel sole sedettero: le aree fulgide, il raggio, le sue gote distorte contro la superficie cilindrica. Che piovesse? Giacerono sul balcone del reattore materno PIOVEVA accanto alle piovane a raccolta che tanto dall’alto colate parvero sante, eppure non un trono fra le gocce né il convoglio genetico del bene automatizzato. Umidi sulle poltrone, allora, con le gambine aperte nel sole: la mite onda delle antenne arenate. Egli entrò nella cabina elargendo il comando “rivestiti di quelle braccia snelle, di quel giacinto spontaneo sul tessuto” e venne l’ora nella quale la torre anacronistica segnalò il moto perpetuo del sale. Dal valore di tensione procederono al sepolcro balneare. Ingranate le spiagge, il litorale scaricò le rocce gassose nelle loro memorie. Madre crostaceo fu commossa nel sole.
DETERMINAZIONE DEL PARAMETRO DI TERRA ESTIVA
FREQUENZA CIVILE
AVVIAMENTO SUBACQUEO
D.P.R. 547/55, Decreto ministeriale n. 37 del 22 gennaio 2008
norma CEI64-8/4
CAPITOLO DUE – FLESH ROM
Una secrezione di scariche amniotiche dal turibolo elettrico accompagnò la nascita del vertice embrionale, Cilindro dalla Cartridge input fu così partorito. Il padrone del sistema, benevolente, emise il verso SEEEEGA esaltando l’arcadia nella geometria socchiusa. Un solido cilindrico per piegare il verbo, che amplificava il suo volume per generare spazio adibito ad ospitare la semantica terrestre. Quando la sua pubertà si estinse, enorme giaceva sul parquet e si scuoteva talvolta, per comunicare, e ruotavano gli assi e le curve si facevano strette tornanti poi alla forma tacendo. Cilindro narrava di deserti oltre lo spazio che annidano le proprie polveri nel baricentro per urlare l’ipotermia che nella notte li soggioga, e tornano speranzosi sebbene coscienti della misera dicotomia che vincola il sole alla loro serenità. In seguito alle carezze vespertine, cilindro emetteva versi ad otto bit assimilando la carne in un fruscio di vene definite nel dominio dell’ultimo livello dell’esistenza. Erano le svastiche, disse, a pressare la carne e falci ad estirparla dalle vigne abbandonando crani dell’uva sulle sponde dei torrenti scheletrici anch’essi.
CAPITOLO TRE – LE CENTRALINE DEL CAMPO SANTO
In seguito all’operazione sono stati generati dei campi magnetici rotanti con azione negazionista, concentrati nell’ippocampo. Il cervello del cosciente, non ammettendo la deportazione parziale della sua coscienza, genera continui riferimenti ad un olocausto che egli è ora convinto abbia avuto luogo nel ventesimo secolo: tale deportazione, sospettiamo, ha causato nel cervello una repentina sostituzione dello spazio ormai vuoto con un evento dotato di potenziale empatico di eguale portata alla coscienza rimossa, evento dunque in grado di generare compassione, seppur virtuale, sopprimendo l’eventualità che lo stesso cervello possa autodefinirsi subcosciente. L’ancora cosciente ha inoltre istituito una sorta di luogo sacro intorno alla centralina adibita all’impianto di irrigazione, nella quale è solito pregare facendo riferimento ad un particolare testo sacro, probabilmente di sua fattura (essendo dattilografato, il riconoscimento non è plausibile).
ELETTROVALVOLA CENTRALIZZATA
ALIMENTAZIONE NOVE VOLT
Segnali di giacinto sono la croce
Non scaveremo questo dì sotto la croce
Ché baricentro elettrico non di vene o sangue
O sì sangue che non dista da terra
Aspetta, aspetta, fossile ciclico trenta frame
Motore asincrono venereo.
Scorre scorre sul prato disteso
Uroboro a civile frequenza scavando
Sotto la croce felice baciando
Segnali di giacinto che sono la croce.
In questo testo si fa riferimento ad alcuni concetti mutuati dall’elettrotecnica, quali il baricentro elettrico ed il motore asicrono. Nondimeno la frequenza, per qualche ragione accostata all’Uroboro che, forse saprete, rappresenta la ciclicità dell’esistenza. Per il resto del tempo libero, il cosciente trascorre le proprie ore videogiocando con una console obsoleta, alla quale egli fa riferimento traducendone il nome commerciale (Master System, in lingua inglese anche nel mercato italiano) in ”Padrone del sistema”. Abbiamo ragione di credere che presto interpellerà un oracolo.
CAPITOLO QUATTRO – ORANTE MISERO ORACOLO
“C’è speranza nell’universo?” “Dubito delle feci; il sudore del suffragio, se evoco la merda, edifica case con finestre adeguate alla miseria, con la proporzione del filare sintetico del sorbetto, della dentatura distante: se evoco merda sono coscienza orientata alla televisione di frontiera regionale se non evoco non so, sera con cesto di vapore e sbuffo luce che esiste e non gentile quanto pare. Cucire toppe di carta per tarpare la pelle porosa, sorridere. Fabiana sono, per determinare la circonferenza cosce del martirio manca il sacrificio: da un esile vestito in offerta furono estratte margherite calde calde, Aprile gola del dente floreale. Dentro il dente; il labbro terrestre entro il mese secerne la simpatia del nostro mondo, cacceremo le lucciole con l’isteria del lampo; la tromba abbagliata, un silenzio seviziato dal grave d’acqua: anche l’estate fece di sé un grave e tridimensionale collassò sul corredo di grano. Il sonno nel sole rigido ci condusse alle saldature del nostro cosmo, le vie digitali della nostra tensione. Quasi alimentata, quasi viva: defecante, eppure umana. Amore, così nuda penseranno di me che ancora la pelle riserbo per l’esistenza”. Il responso recise la gola per farcirla di allegri confetti, il satellite fu l’avvisaglia dell’orizzonte imminente: gli eventi tacquero; feci ritorno a casa.
EPILOGO
Carne sul tiglio ma il sangue è lussuoso ordunque altre piante e figliastri e così fanno carne, ho teso gli arti a sentir queste lande…
“Ancora paesaggi? Preferirei qualcosa di realistico”
“Eppure oggi, nell’ottusa e tremenda misura che subordina il passato al presente, voglio dirti che temo e per ordine dell’ottusità alla quale feci voto dirò che più che in ogni trascorso oggi temo.
Se, scardinando la nostra virtualità, abbandonassimo le nostre coscienze alla realtà, il cosmo si espanderebbe nella direzione dello spazio Godot”
“Materia oscura? Volevo solo dirle che sarebbe gradevole osservare il suo estro alle prese con qualcosa di differente da un paesaggio, qualcosa di assurdo appunto, qualcosa di realistico”.
CAPITOLO ZERO – ESCATOLOGIA
Le facce di cristo dipartenti con fusées innestati sotto le tonsille: un cielo enorme ed uno sciame di miracoli e fuochi rigeneranti gli astri nella differita della luce: l’ultimo giorno li svegliò, ed in questa visione solenne si abbracciarono nelle nuove geometrie carnali della solitudine. Fu la comparsa di un libro escatologico di cui abbandonarono la lettura a collocarli in quel limbo impellicciato: l’alta fiera abbigliata della sua ferocia ed egli statico/statico/statico all’orizzonte della morte termica.
Andrea Leonessa
venerdì 29 luglio 2011
Arte Cervicale protagonista al meeting del MAV (Genova 2011)
Movimento Arte Cervicale è stato tra i protagonisti del meeting del MAV (Movimento per l’Arte Vaporizzata), tenutosi sabato 16 luglio a Genova, presso l’AC Hotel in zona Quarto. Il MAV è un movimento artistico aperto, che conta per ora, oltre a noi di Arte Cervicale, ciò che resta del vecchio Gruppo IDRA (anni Settanta), alcuni membri del Net.Futurismo e del gruppo ALTA (Associazione-Laboratorio per la TransArchitettura) e altri studiosi, scrittori e artisti "indipendenti". A Genova molti sono stati gli interventi in presenza, molti altri in telepresenza grazie alla connessione wifi presente in sala. Ecco una sintesi delle idee lanciate dai principali artisti e studiosi.
Visual Mark, elettrorumorista e ricercatore nel campo della poesia elettronica, membro del Movimento per l’Arte Cervicale, ha voluto “evidenziare l'analogia tra sensibilità aumentata - enormizzata dal clima di retealtà, sublimata in ogni direzione attraverso i cablaggi interattivi del web - e lo stadio finale dell'arte auspicato dal MAV: creatività diffusa, carica di contenuti innovativi, vaporizzata e dispersa in ogni direzione, respirabile da chiunque”.
Per il sociologo Joseph Deskolath la sfida del MAV è tutta interna al postmoderno. L’obiettivo dovrà essere quello di dare profondità alla liquidità contemporanea, per contrastare la tendenza diffusa alla futilità e alla vacuità. “Vaporizzare, lasciar evaporare quindi può essere un gesto di grande impegno e responsabilità. Paradossalmente, si tratterà di rendersi invisibili per darsi reale sostanza. Mettersi ai margini della società dello spettacolo per penetrare nell’autenticità del vissuto quotidiano”
Stefano Balice, oltre-artista totale netfuturista, è convinto che Arte e Lavoro siano due tabù da superare. “E’ giunto il momento di liberarci di tutte le ridicole convinzioni, di tutte le antiquate istituzioni che costituiscono una zavorra per la nostra spontanea evoluzione. La coercizione ha ingabbiato per troppo tempo i nostri slanci creativi che come gas letali e purificatori rivendicavano il loro diritto ad essere sprigionati nell’atmosfera stantia. Quella stessa coercizione che si manifesta nella paranoia da sopravvivenza, che ci porta ad essere fanatici lavoratori, nel nostro ordine scolastico/militare che ci vuole appiattiti e ammaestrati, nel nostro paludoso sistema sociale nel quale l’idea ristagna. E il mondo dell’arte non è da meno: volgare riflesso di questa realtà, ristagna anch’esso in una fetente accozzaglia di monumenti all’inutilità decorativa. Per questo motivo, oggi, dichiariamo: l’oltre-artista mavvista fluttua dove l’artista pietoso inciampa!”
Per Antonio Saccoccio, oltre-artista tra i fondatori del Net.Futurismo e tra i primi ad intuire le potenzialità del MAV, “vaporizzare l’arte è oggi un’operazione imprescindibile. È il gesto estremo che, proseguendo la linea Futurismo-Dada-Situazionismo, porterà il colpo finale a quell’Arte con la A maiuscola che già Marinetti disprezzava e ridicolizzava un secolo fa. Uscire dai musei, dalle gallerie, dai circuiti mercantili del sistema dell’arte che mortificano non l’arte, ma l’umanità tutta. All’interno di queste coordinate il MAV non dovrà porre limiti formali né strumentali alle varie strade che la vaporizzazione potrà prendere. Senza mai dimenticarsi del fine ultimo della vaporizzazione: la liberazione dell’uomo dalla religione del lavoro. Per quanto riguarda l’organizzazione generale, bisognerà aprire con entusiasmo il movimento a tutti coloro che in modo radicale e disinteressato credono in questo semplice ma ambiziosissimo progetto. Ma bisognerà chiudere la porta in modo fermo a tutti coloro che vedono nell’arte un modo per affermare presunte doti da superuomini o da profeti: per questi cialtroni ci sarà ancora per qualche anno la possibilità di andare ad esporre la propria vanità di mediocri in qualche trasmissione televisiva o in qualche galleria in centro città (Roma, Milano, Torino, Firenze sono piene di ritrovi per simili mummie)”.
Tra le protagoniste assolute Laika Facsimile, transgender ventitreenne entrata nel Movimento Arte Cervicale, che ha sfidato il mondo del pop proclamandosi l’unica vera popstar del terzo millennio e ideando l’idea di “ecologia musicale”. Per lei “ogni individuo costruisce la propria vita adagiandosi sui propri limiti. E questo non possiamo più accettarlo. Ognuno dei membri del MAV conosce bene il piacere che si prova nella vaporizzazione di una vecchia certezza divenuta un’ingombrante falsità. Questo è il processo igienico con il quale si compie un passo verso sé stessi. Ho iniziato ad avvicinarmi alla mia vera identità dopo aver vaporizzato in me ciò che restava del concetto di “genere”. Ben inteso, non ne nego l’esistenza. Ma viviamo in un mondo fatto su misura di due sessi, e tutto ciò che si discosta da essi può rivelarsi al massimo una buona trovata per fare audience in tv. Per questo le popstar del terzo millennio saranno al di sopra dei generi universalmente riconosciuti: per lo sfizio di un pubblico annoiato, o per la sua destabilizzazione. E’ quello che volete voi. Ed è quello che voglio io”.
Klaus-Peter Schneegass, compositore e nopoeta tedesco aderente al Net.Futurismo, ha lasciato le sue idee in una noposia, elogio dell’arte vaporizzata e assalto all’arte mercantile, di cui giova ricordare l’estrema domanda dadaisticamente urlata: “Quo vaDI$s$s$???“.
Emmanuele Jonathan Pilia, critico di architettura, tra i fondatori di ALTA - Associazione Laboratorio di TransArchitettura e membro dell'Associazione Italiana Transumanisti, è andato al cuore del problema, sottolineando il rischio che si corre in ogni progetto radicale (come è questo del MAV): essere considerati “innocui”. Per questo motivo “diventa fondamentale affrontare – sostiene Pilia - il problema posto dall’opera. La stessa nozione di opera viene già da tempo contestata, secondo un’attitudine tipicamente romantica che ne vede il pieno compimento proprio nella sua assenza. Affermare questo non vuol significare la volontà appartenenza al XIX secolo, ma che sia necessario delineare una tradizione in cui innestarsi, al fine di mostrare che poi così innocui non si è. L’attitudine che noi ricerchiamo è infatti nata dalla consapevolezza della velleità delle cose che l’uomo, l’artista, il genio stesso “crea”. Ironia, analisi della contemporaneità, reinvenzione del quotidiano attraverso la pratica artistica. Da Schlegel a De Certeau, da Rigaut a Debord: è questa la linea temporale che noi intendiamo indagare, comprendere e proseguire.
Roby Guerra, visionario futurista sin dai tempi di “Futurismo Oggi” e oggi aderente al Transumanesimo e al Net.Futurismo, parla esplicitamente di “azzeramento delle poetiche "umane" e "classico-moderne", esplorazione mutazione re-invenzione della cosiddetta Parola, oggi numero, zero-one o che altro, mai più mera superstizione metrica o grammaticale. Transitare attraverso poesia sonora, computerpoesia, fino alla videopoesia degli ultimi anni. Anche la fine del lavoro, verso la Libertà oltre la Necessità, come "divinarono" Marx, Laforgue, Bertrand Russell, Asimov e tutta la cibernetica”.
Attesissimo l’intervento di Giorgio Pedivella, schivo testimone dell’esperienza del Gruppo Idra, che ha ricordato come già 40 anni fa la “Storia dell’Arte-Vapore”, sorta di commedia-happening in due scene, fu rappresentata in alcune piazze del Nord Italia (quasi un raffinato flash-mob ante litteram). “Nell’azione si voleva metaforicamente illustrare la condizione dell'arte concepita nel modo tradizionale, destinata ad estinguersi rapidamente. L'unica possibilità per farla vivere ancora è vaporizzare l’arte stessa in una serie di azioni e attività al di fuori dei circuiti ufficiali". Alla dimensione performativa Pedivella guarda ancora oggi con estremo interesse per una collaborazione con i membri del MAV, a cui comunque ricorda di voler restare fedele alla scelta anti-narcisistica del Gruppo Idra: evitare ogni apparizione in pubblico, ogni celebrazione di una sua presunta opera. “L’opera è una truffa e io non voglio essere complice di truffatori. Quindi desidero che il mio nome sia citato solo quando ciò sarà davvero indispensabile”.
Elisabetta Mattia, tra i soci fondatori di “Avanguardia 21 Edizioni”, ha manifestato grande interesse per gli obiettivi generali del MAV, sottolineando che Avanguardia 21 offrirà tutto il supporto necessario a progetti e attività volte alla diffusione di idee radicali. Ha auspicato che la vaporizzazione dell’Arte non precluda totalmente momenti di concretezza, quali pubblicazioni digitali e cartacee, ancora di grande importanza per penetrare nel mondo accademico contemporaneo. Sulla stessa lunghezza d’onda si è espressa Loretta Bertoni, sempre per Avanguardia 21, che ha anche sottolineato le grandi potenzialità di apertura alla dimensione internazionale del MAV.
Dario Lapenta, membro di Italiavanguardista, ha portato all’attenzione di tutti il tema della propaganda e della visibilità: “Di fondamentale importanza, per combattere l'attuale turpidume artistico è l'immediata costituzione di un Comitato per lo Scandalo Artistico, che abbia il solo ed unico scopo di escogitare strategie mediatiche al fine di raggiungere un'adeguata visibilità, attraverso azioni artistiche provocatorie e propagandistiche, sia in rete che fuori dalla rete, sia aggressive che non aggressive. Il secondo punto di fondamentale importanza è rappresentato dallo Schierarsi rispetto a determinati argomenti di qualsiasi tipo, sia politici che artistici, previo accordo fra tutti i membri del MAV, può costituire un primo passo orientativo rispetto a tutti quei nuovi artisti che sceglieranno di partecipare ai progetti da noi promossi”.
Per Gianluigi Ballarani, ricercatore nel campo del marketing, “dopo oltre un secolo dall'epifania oltreartistica non si può poter ancora credere di fare Arte senza l'energetica ricerca di una critica radicale allo stato delle cose, al sistema dominante. L'arte è inequivocabilmente sciolta nella più puntuale e avanzata creatività diffusa. Concettualmente e lessicalmente. Un'arte vita totalizzante, in grado di riempire e liberare l'essere umano. Tutto il resto svanisce e si scioglie nella comprensione assuefacente del passo consapevole nell'oltrearte”.
Silvia Vernola, oltre-artista visiva netfuturista, ha insistito sulla rottura con la tradizione: “MAV non è posto per sciocchi e ottusi artisti. Dovremo schifare l’arte tristemente patetica. È stupido sentirsi un artista quando l’arte non esiste più! L’unica vera opera a cui è giusto dare onore è l’Uomo. Il MAV dovrà porsi l’obiettivo di rigenerare il valore sensoriale della sperimentazione collettiva”. E lancia un suo stimolo/parola-chiave: multinterpretattivo.
Blade Painnet, astronomo della comunicazione di massa, nonchè provocatorio editorialista della testata elettronica non giornalistica "ilnono", ritiene che “osservando l'evoluzione dei fenomeni sociali nella storia contemporanea si osserva come la percezione del concetto d'arte sia infine giunto al penultimo stadio: quello di vaporizzazione. Un tempo solido, concreto, poi liquido ed ora gassoso. Rimane l'ultimo passaggio per la conclusione del ciclo: la trasformazione in luce ed energia, concluso il quale, come un nuovo big bang, l'arte risorgerà in una nuova epoca di piombo e d'oro, più solida che mai, destinata a ricominciare un nuovo ciclo in un'eterna ed inutile mutazione. La conclusione del ciclo e l'esplosione in miriadi di frammenti luminosi è prevista – ce lo auguriamo - per la fine del 2012 con pop corn e interruzioni pubblicitarie”
Il Gran Consiglio Evaporato del MAV
venerdì 15 luglio 2011
16 luglio 2011: il MAV irrompe a Genova
Il MAV è un movimento artistico costituitosi dalla fusione di diversi gruppi e movimenti contemporanei e del recente passato: da ciò che resta del vecchio Gruppo IDRA (anni Settanta) al recentissimo Movimento per l’Arte Cervicale, al Net.Futurismo, al gruppo ALTA (Associazione-Laboratorio per la TransArchitettura).
L’evento, che figura ufficialmente tra le tappe del “Primo Concilio InterAvanguardista 2011-15 – Tesi e proposte preparatorie per l’avvenire oltrizzontale”, prevede gli interventi di artisti, critici, scrittori e teorici provenienti indifferentemente da ambienti accademici e underground: Stefano Balice, Andrea Leonessa, Visual Mark, Laika Facsimile, Giorgio Pedivella per il Movimento Arte Cervicale; Antonio Saccoccio, Marco Raimondo, Silvia Vernola, Gianluigi Giorgetti, Klaus-Peter Schneegass, Kristian Fumei per il Net.Futurismo; Emmanuele J. Pilia, etc. per ALTA. Hanno inoltre aderito scrittori, artisti e ideologi di diverso orientamento: Blade Painnet, Joseph Deskolath, Vitaldix, Roberto Guerra, Dario Lapenta (Italiavanguardista), etc. Previsto anche l’intervento di Elisabetta Mattia e Loretta Bertoni per la casa editrice “Avanguardia 21”, che si è posta recentemente come punto di riferimento per la cultura d’avanguardia internazionale.
I lavori del meeting procederanno per tutto il pomeriggio, dalle 15 alle 20. Previsto un collegamento audio-video con i mavvisti da Roma. Dopo la chiusura annunciate vaporizzazioni oltre-artistiche con incursioni e creazione di situAzioni nel centro di Genova.
Intervengono:
Stefano Balice
Silvia Vernola
Laika Facsimile
Antonio Saccoccio
Visual Mark
Emmanuele J. Pilia
Dario Lapenta
Marco Raimondo
Roberto Guerra
Blade Painnet
Joseph Deskolath
Elisabetta Mattia
Loretta Bertoni
Giorgio Pedivella
Siamo degli artisti soltanto in quanto non siamo più degli artisti: stiamo realizzando l'arte. (Internationale Situationniste, agosto 1964)
Vaporizzare l’arte è l’ultimo compito che può avere oggi un artista prima di uscire definitivamente di scena.
(Movimento per l’Arte Vaporizzata, maggio 2011)
mercoledì 29 giugno 2011
Liberalization Humanization Front for digital pornography
-nostro compito è l'estensione alla popolazione delle aree degradate, periferiche alle nostre megalopoli...- parla garbatamente ma con enfasi GC al centro della folla -...il Life project dev'essere esteso a ogni individuo anche fuori dalle città per garantire uguaglianza e benessere, gli episodi di violenza sessuale verranno debellati anche nelle periferie grazie alla totale soddisfazione di ogni fantasia pornografica sintetizzata dall'intra-inter.geNet for pornography- quando sbuca da un vicolo una figura barcollante, interrompendolo, e accasciandosi vicino a lui: lei una donna dai vestiti stracciati e insanguinata biascica parole sconnesse "...aiuto...io lor...mi hanno stupr...i poliziotti..." mi avvicino continuando a riprendere, salvando su bio-disc, tra la folla immobile sibilo ad altissima frequenza, poi il cranio sembra spaccarsi unità di polizia si fanno strada tra persone paralizzate - fumogeni - GC immobizzato -non capisco...no...no... bio-microcamera devo attivar- pensieri confusi suole metalliche e gusto di sangue attivo bio-microcamera intercraniale, asfalto
REC-audio ...obiettivi paralizzati unità3? affermativo unità1 perimetro coperto unità2? se affermativo effettuare iniezione e requisire soggetti...
mentre nel suo ufficio privato XY (direttore generale della PublicSecurityAgency_ police) si gusta una tazza di vita appena concepita dalla Grande Madre, pensando a quanto potere abbia sulla vita e la morte, appare sulla schermata i-i.geNet alla sinistra del suo campo visivo
-Ecco presentati dalla Information network gli ultimi aggiornamenti, scegli l'informazione personalizzata:
-Ucciso portavoce Ministero Culturale GC in attacco terroristico, ma il bilancio è circoscritto
-Grazie agli sforzi della PSA sequestrata partita di gameti di contrabbando destinata al mercato nero della Grande Madre- "ahahah" sogghigna XY - -Scoperto nuovo caso di gravidanza naturale, donna internata in centro di riabilitazione medico-sociale
-Statistiche criminalità
il Ministero Culturale consiglia le nuove produzioni: SinthLife-por.Net soddisfa sinteticamente ogni tua perversione-
freddo -perché?- morbide gelide superfici sotto e sopra di me -dove sono?- mi chiedo mi trascino tra spiragli di luce e odore insopportabile -cadaveri-, mi sollevo a fatica, nudo, su una discarica di corpi balbettando "m-mo... morti, tu... t-tu-tut... mo..." un mugolio viene da un massiccio corpo bluastro che mi sfiora: é vivo "aiuta-mi... i-io G... C..." "devono aiutarci, perché perché? n-non ci credo" ripete GC appoggiato a un mucchio di rifiuti
avvolto in un sacco di plastica cerco di accedere al web ma l'account non esiste più lampeggia nella mia visuale: promemoria - visionare REC3-02-11-23.avi3 + REC4-02-11-23.bm-avi3 avvio... ... -sospetti... è tutto falso, lo sapevo- penso "falso! falso!" grido "n-no, no..." balbetta GC "guarda cosa ci hanno fatto!" gli urlo mentre con la punta del dito gli passo i video attraverso la sua porta wi-fi dietro l'orecchio... ..."dobbiamo trovare il modo di diffondere il video" dico "come? non abbiamo più nulla! ci hanno liquidato" si dispera GC "abbiamo le prove e la gente credeva in te" rispondo, "il Fronte!" "quale cazzo di fronte?" mi chiede "l'LHFdp" "sono solo mitomani isolati, non esiste il fronte!" "altre menzogne loro, cosa ti serve ancora per svegliarti? eh"
camminiamo all'imbrunire, coperti di stracci, tra edifici bassi di periferia, in lontananza gli squadrati lucidi e altissimi palazzi della città, quando iniziano ad accendersi insegne al neon di locali che offrono pornografia live, prostituzione sulle strade, in un vicolo un uomo in tunica nera ci avvicina: "il Culto è la vostra salvezza-ah-shhhh" sibila "la Grande Madre vi darà il vero potere" aggiunge, noi proseguiamo finche trovo per terra, al bordo di una pozzanghera, stropicciato e macchiato un foglio rosa-azzurro, più avanti altri, che raccolgo:
LiberalizationHumanizationFront for digital pornography - per una liberalizzazione ed umanizzazione della pornografia digitale
-lottiamo per la liberalizzazione ed umanizzazione della digi-pornografia: la pornografia sintetica imposta e disumanizzata non soddisfa le perversioni ma le induce
la pornografia digitale liberalizzata ed umanizzata è il solo surrogato dell'atto non è portatrice di disuguaglianza ma un'opportunità di parità sessuale
la pornografia digitale liberalizzata ed umanizzata è comunione della carne con il silicio
facciamo della pornografia l'eucaristia contemporanea:
la carne fatta silicio il silicio fatto carne
più avanti scorgo la persona che li distribuisce e la raggiungo: "il fronte" gli dico ma lui fa finta di nulla, "ho qualcosa di grosso" aggiungo e lui ridendo "allora potresti essere utile ah-ahhh vai via!, levati" mi spinge e cado, mentre GC mi aiuta ad alzarmi, un ragazzo in jeans e stivali zeppati sembra riconoscere qualcosa e ci avvicina: "seguitemi" ci dice
camminiamo in un corridoio dalle pareti scrostate, da innumerevoli stanze provengono grida e gemiti, dalle porte si intravedono videocamere e consolle per il montaggio finché arriviamo in una stanza dalle pareti ricoperte di monitor, illuminando di tenue azzurro, collegati a postazioni informatiche abbastanza antiquate dotate di modem a cui tecnici lavorano attraverso tastiere rovinate, ticchettio continuo e aritmico in sottofondo; ci accoglie un uomo con barba e capelli lunghi brizzolati in camicia hawaiana aperta: "sono il gestore" si presenta "avete del materiale da sottopormi mi hanno detto..." continua "abbiamo del materiale registrato live e..." spiego quando mi interrompe GC: "vogliamo far sapere a tutti la vera natura di questa società!" dice "passatemi i file e vedremo se si potrà tirare fuori qualcosa di buono..." risponde il gestore
il gestore toglie il visore, evidentemente ha fatto rimuovere il suo i-i.geNet, e dice scocciato: "noi ci occupiamo di pornografia, la gente non è ancora pronta per questa verità..." "cosa? cosaaa?" urlo, GC cade in ginocchio ma il gestore aggiunge: "vi posso però proporre l'attrezzatura e il supporto per il montaggio... a pagamento ovviamente... da noi le opportunità non mancano"
il fronte: l'ultima casa di produzione indipendente, il manifesto: solo pubblicità
"bene abbiamo tutto il nostro materiale live, la mia intro/estroduzione... siamo pronti a dar luce al vero fronte rivoluzionario!, per cui la pornografia è il vettore!" mi dice con enfasi GC "scarico le scene vettore: _RAPE-girl fucked by 3 cops PORNO SEX XXX HARDCORE VIOLENCE.avi3_ può andare" rispondo
GC impaziente di vedere il video che svelerà la verità sulle politiche di prevenzione che i media ufficiali sbandierano come artefici della scomparsa della violenza sessuale "allora è pronta la pillola?" mi chiede "eccola" ingoia l'info-pill e nel i-i.geNet-menù seleziona: _RAPE - SL-por.Net - LHFdp: reality rapecops - violenza nascosta_MONDOMOVIE-SNUFF-fucking-fisting-teen-slut-cum-XXX.avi3_
TRUE REVOLUTIONARY LIBERALIZATION HUMANIZATION FRONT
for digi-technology
mercoledì 22 giugno 2011
Ecologia musicale - Laika Facsimile
lunedì 20 giugno 2011
Asian Lednev e Avanguardia 21 su Second Life (+ Net.Futurismo + Arte Cervicale + Transumanismo + MAV)
Fornasari è architetto di fama internazionale, co-progettista del Museo del Novecento.
Emmanuele Jonathan Pilia, transumanista, ha curato la mostra e il catalogo.
Antonio Saccoccio ha permesso la pubblicazione del catalogo grazie alle neonate Edizioni Avanguardia 21, una casa editrice che ha l'obiettivo di essere la voce dell'avanguardia del XXI secolo.
Saranno presenti all'evento anche altri membri dei gruppi Net.Futurismo e ALTA.
Prevista anche la presenza di alcuni esponenti di Arte Cervicale e del MAV (Movimento d'Arte Vaporizzata).
Il libro si presenta come un vero e proprio oggetto d'arte, interamente in quadricromia, con 90 illustrazioni a colori, la maggior parte delle quali opera dello stesso Fornasari.
Per chi lo acquisterà online durante la serata della presentazione (20 giugno) e nel corso del giorno successivo (21 giugno) sarà venduto con l'offerta 21x21. Da 25,23 euro il prezzo scenderà a 20,82 euro (spese di spedizione incluse).
lunedì 6 giugno 2011
Carne fruttata - Andrea Leonessa
CARNE FRUTTATA
Le gonne farcite,
la polpa, e la polpa
rigenera albicocche.
Nuova pelle rotorica,
un grumo di stagione
e ferro rotante in fase
con centraline infette
e sole, fra i tigli
gonne gonfie
di escrescenze fruttate,
sole, dentro carne in disuso,
dentro grasse annate;
accelera il garofano,
ora sosto. Precaria Circe,
sono porco di nascita.
ANDREA LEONESSA
mercoledì 18 maggio 2011
E' nato il M.A.V. - preparatevi ad evaporare!
Marco Raimondo
Laika Facsimile
Jean Frusaglia
domenica 15 maggio 2011
Carne petrolifera - Andrea Leonessa
Petrolio, il pasto greggio
sfocia nelle fucine
socchiuse dal capriccio
e tutto si fa cenno
di passeggiata nautica,
l’oceano catodico soffonde
l’attrito d’inerzia mediterranea
e si piange, senza retorica.
Cuoce il cacao
rappreso sulla forca educata
svigorendo questa carne battuta,
quest’alga che propaga le arterie
e recita la superstizione,
vigorosa fra le sfere,
per la quale è grezza la carne
accatastata sulla terra
e guasta neve ne discende
sul nastro, un corteo di tricicli
si esaudisce con tale miscela,
carne petrolifera e brina.
ANDREA LEONESSA
lunedì 9 maggio 2011
martedì 5 aprile 2011
Opere futuriste complete di Roberto Guerra
di qualsiasi limite umano, limite incarnato ora dalla guerra fredda, ora dal moralismo spicciolo. Le immagini si stagliano oltre il confine della nostra epoca, superando vincoli biologici e mentali, andando a celebrare una neo.umanità fiorita dalle macerie dei nostri errori.
lunedì 4 aprile 2011
lunedì 21 marzo 2011
18-03-2011 ma anche sempre - Ezio Matrix Watcher & Stefano Balice
giovedì 17 marzo 2011
Back Music - Laika Facsimile
Videocollage with music & asses of Lady Gaga, Jennifer Lopez, Christina Aguilera, Britney Spears. Study about importance of ass in music.
Laika Facsimile
Marzo 2011
lunedì 7 marzo 2011
La Grande Madre
La Grande Madre si mise a ronzare. Pochi minuti, e sarebbe venuta nella tazzina da caffè.
Inizialmente, Pix credeva di essersi semplicemente illuso, sembrava irreale che così tanti invisibili embrioni si potessero riunire in una tazzina, come se Dio li avesse invitati ad un importante convegno. Ma ormai Pix lo sapeva. Ne prese coscienza non appena iniziarono i sogni.
Alcuni si chiedono se gli snuff movies siano mai realmente esistiti; l’opinione dominante, rimane quella che siano soltanto una leggenda - una fiaba partorita per alimentare la fantasia di menti ossessionate da qualcosa, da una visione pornografica della vita o, più banalmente, dalla morte.
La Grande Madre ne era l’antitesi. Nessuno ne sapeva nulla, a parte chi le commerciava e chi le possedeva. Chiunque ne veniva a conoscenza finiva per averne una - non si parla della Grande Madre a chiunque. I trafficanti che rientravano nell’elite di chi poteva diffonderne il Culto, sviluppavano una sorta d’intuito infallibile sui potenziali acquirenti.
Il giorno che Pix si recò alla ricerca di qualcosa da farsi all’istante, all’Uomo bastò uno sguardo per capire ciò che realmente desiderava.
Trattative troppo veloci per essere comprese davvero.
Desiderio di tornare in dietro.
Poi una prova, e la delusione che ne conseguì.
Poi il sogno.
Un sogno che era milioni di vite compresse in brevi istanti. Confusione di ricordi in una macromemoria impazzita; scalare il cielo bruciando identità…
Al mattino si sentiva alto tre metri; guardando alla finestra, gli sembrò che il Sole fosse sorto per lui, e fischietto un motivetto idiota.
Ogni persona che si avvicina agli stupefacenti finisce, entro breve, per sentirsi superiore a chi non ne fa uso; ovviamente sono in pochi ad ammettere questa propria visione sull’argomento. Pix, che già viveva in solitudine, sentì crescere la sua misantropia ora dopo ora, settimana dopo settimana. La coscienza di essere responsabile di un numero inverosimile di morti aveva generato una sorta di euforia che lo portava alla derisione di chiunque vedesse.
Non si pose mai domande su quanti potessero godere del suo stesso privilegio. Le ricariche di spermatozoi e ovuli congelati, pronte per essere inserite nella Grande Madre, sembravano dover durare ancora per molto.
Così non ci furono problemi finché non ricomparve l’Uomo.
Riconobbe la sua utilitaria grigia dall’ammaccatura sulla portiera. Dall’alto del suo appartamento, Pix non sapeva come comportarsi; scese solo quando fu certo che, in alternativa, sarebbe salito lui.
L’Uomo sostava esattamente davanti al suo portone; quando vide Pix, scese dall’auto con estrema naturalezza.
- Torna su, e prendi la macchina.
Il tono di voce non era minaccioso, eppure Pix sapeva di non avere scelta. Si sentiva nudo, perché l’Uomo era a conoscenza di tutto - si sentì idiota, per la prima volta dal giorno del suo acquisto.
Pix non era Dio.
Tornò su in fretta, e dopo aver preso nervosamente la Grande Madre si ritrovo esitante, incerto sul guardare al balcone se l’auto era ancora là ad attenderlo. Non lo fece. Entrò nell’ascensore - era sempre stato così lento? -, la Grande Madre stretta a sé come un feticcio.
- Hai fatto un’ottima impressione sulla Lega.
L’Uomo riusciva ad avere un tono quasi vivace, nonostante avessero passato diversi minuti in silenzio, diretti non si sa dove in quella macchina che puzzava di fumo. Pix gli rivolse uno sguardo interrogativo, prontamente ignorato.
-Quello prima di te era stato una delusione. Ci ha giocato un po’ per poi metterla da parte e riattaccare con le droghe. Un vero fiasco.
Tono da allevatore che parla ad un maiale particolarmente grasso. No, davvero: Pix non era Dio. Scrutava la Grande Madre sul proprio grembo, cercando di capire se tramite quell’aggeggio c’era modo di controllarne il possessore. L’Uomo se ne accorse.
- La tua… eh eh… la tua ragazza è una spiona, Pix. Abbiamo libero accesso al numero di volte e al periodo in cui viene usata. Non ci serve molto altro per distinguere un successo da un fiasco. Conosciamo la dinamica.
Sì, conoscevano la dinamica. La sua “ragazza” l’aveva privato di quella che poteva essere una sessualità umana; spesso, nel corso di quei mesi, si era dimenticato di avere dei bisogni fisiologici. Tutto quello che aveva contato per lui, era riempirsi la bocca di vite stroncate (creare per il solo gusto di distruggere; aveva osservato questo processo scrutando i bambini nei parchi, tempo addietro. Aveva rimosso questo pensiero fino alla ricomparsa della Grande Madre). Pix si schiarì la gola e si decise a parlare; fino a quel momento non aveva fiatato, nella speranza che sparisse tutto da un momento all’altro.
- “Conosciamo”… chi siete?
- Io sono solo un libero professionista. Non me ne frega un accidente né di te né della Lega.
- Cos’è la Lega?
- La conosci già… se non sei totalmente ignorante. Io, ad esempio, non la conoscevo, eh eh.
Proprio in quel momento, l’auto imboccò il vialetto che conduceva ad una villa isolata, dal giardino ben curato.
La macchina mancò di pochi centimetri un nano di gesso dall’aria gioconda, mentre l’Uomo parcheggiava.
- Quella la puoi lasciare qua, ora non ci serve.
Pix ebbe la sensazione che non l’avrebbe mai più toccata; abbandonò la Grande Madre sul sedile e richiuse la portiera. L’Uomo non si prese nemmeno la briga di togliere le chiavi dalla macchina. Salì i gradini davanti alla porta d’ingresso seguito da Pix, e suonò il campanello che ruppe il silenzio della campagna con un “din don” troppo falso per essere credibile. Sembrava una visita di cortesia.
Una signora sulla sessantina, con un grembiule da cucina e occhiali dalle lenti spessissime, aprì la porta e li invitò ad entrare - quel volto, già visto altrove o semplicemente banale?
La casa si presentava come un’elegante insieme di obsoleta mobilia in legno. A tradire l’atmosfera da primo Novecento, c’era un enorme televisore al plasma che sembrava essere il vero “protagonista” di quel salotto.
- I signori possono cominciare a scendere, io li raggiungerò tra un minuto.
Prima di seguire l’Uomo giù per le scale a chiocciola, Pix buttò un occhio sui giornali impilati accanto al televisore; una collezione del giornale ufficiale della Lega per i Diritti Prenatali, movimento di indignazione contro l’aborto. A metà della scala, Pix divenne della stessa tonalità di bianco sporco del muro, ricordando il volto della signora in un servizio televisivo riguardo una recente manifestazione della LDP. Lei e suo marito ne erano i presidenti.
Non fu quindi una sorpresa l’identità del signore baffuto e dai capelli bianchi ben pettinati che li aspettava nella camera sottostante. L’Uomo fece un passo verso di lui, come a domandare timidamente qualcosa. Il signore estrasse un blocchetto di banconote e glie le porse.
- L’ultimo che mi hai portato non mi è piaciuto nemmeno un po’.
- Le assicuro che questo non la deluderà. Si era praticamente perso nella sua “terapia”.
- Questo lo giudicherò io…
L’Uomo si congedò con un cenno, e sparì risalendo le scale dopo aver rivolto un sorriso per niente rassicurante al volto pallido di Pix. Ora i due erano rimasti soli.
Il presidente della LDP fissava un imprecisato punto con fare pensieroso; risollevò allegramente la testa, e sembrò accorgersi solo in quel momento della presenza di Pix.
- Su, cominciamo! Hai dormito bene stanotte?
Raccolse una mazza da baseball all’angolo della stanza. Pix rimase immobile, totalmente passivo.
-Mi son sempre chiesto che sapore abbia…dicono che sia dolciastro. Chissà che un giorno non mi decida a provarlo, ah ah!
Il colpo gli riportò alla mente quel suo primo sogno; le immagini riaffiorarono tutte insieme, e Pix impiegò almeno un paio di secondi prima di rendersi conto di essere ancora in piedi. Il signore non aveva smesso un attimo di blaterare.
- …e allora, cosa usavi, una tazzina o cosa? E’ facile da deglutire? Mi sembri soddisfatto!
Altri colpi, vecchie immagini che si mescolano al sapore del sangue. Buio.
L’Uomo tamburellava le dita sullo sterzo tenendo il ritmo della musica. Si fermò davanti ad uno squallido bar, con l’intenzione di mandare giù qualcosa di fresco. Lasciò la Grande Madre ad attenderlo sul sedile anteriore; non aveva un aspetto attraente, nessuno l’avrebbe toccata.
E mentre beveva una birra al bancone, i suoi occhi vispi saltavano da un volto all’altro, alla ricerca del prossimo.
venerdì 11 febbraio 2011
oceano dozzinale - l'antispleen
Stefano Balice
giovedì 3 febbraio 2011
mastroiacula - Ezio Matrix Watcher
mastro eiacula parole di creazione
sopra nastri di spezzoni cinematograficamente
efficienti.
tutti seguono il santone che a ben parlare
cialtra e poltrisce
sugli allori all'alba di un nuovo ieri.
meglio un uovo nuovo, che un uovo vecchio...
direbbe il saggio della baita marittima.
eiaculando parole in semi libertà, le bestie
tenute in cattività urbana si ribellano
con droghe e rock and roll con
vestiti forbici spaccati di spartiti
ritmi omofobizzanti serrati in auto di lusso
ragazze carine tacchi alti e trucco
facce distrutte in cerca del Motivo
per essere chi sono o forse non sono
nella speranza che le nuvole piovano completamente
e la luce si possa tornar a vedere affollando le strade
con manifesti e manifestanti in protesta
contro l'essere umano liberato da sè stesso
tutto in preda a collera alienante verso
un capitalismo post moderno in fase di collasso.
* * *
in tutte questo, le formiche continuano
a vivere del tutto indisturbate, su un altro
livello di realtà.
amen